Il radioamatore, in gergo OM (acronimo dall’ingleseOld Man) o ham, è uno sperimentatore, senza finalità di lucro, del mezzo radio e delle radiocomunicazioni intese nella più ampia accezione del termine. L’attività radioamatoriale, viene classificata a livello internazionale come un servizio, prevede quindi dei diritti e doveri ben precisi. I radioamatori, sono inoltre spesso attivi nell’ambito della protezione civile, tramite numerose associazioni riconosciute e organizzate a livello nazionale, dotate di mezzi adibiti a sala radio mobile e di altre svariate apparecchiature, in modo da poter essere operativi su tutto il territorio, in caso di necessità, nel minor tempo possibile. Su preventiva autorizzazione da parte del ministero dello sviluppo economico dei radioamatori partecipanti, possono svolgere attività di radioassistenza a gare sportive, manifestazioni o altro tipo di eventi in collaborazione con enti locali e forze dell’ordine.

Organizzazione

L’ARI ha la sua sede nazionale a Milano ed è organizzata in comitati regionali e sezioni locali. I comitati regionali hanno il compito d’interagire col consiglio direttivo nazionale CDN e le sezioni locali per coordinare le attività e dirimere eventuali controversie. I comitati regionali rappresentano i soci nelle assemblee generali (di norma una all’anno). Le sezioni locali sono, generalmente, una per ogni provincia, ma possono essere anche più di una nel caso comunità numerose.

Struttura sociale

A livello nazionale l’ARI è diretta da un consiglio direttivo (CDN) composto da 9 persone: 8 soci soci eletti per referendum, fra i quali vengono nominati il presidente, due vicepresidenti, il segretario nazionale e un vicesegretario, più un membro in rappresentanza del Ministero delle dello Sviluppo Economico (Dipartimento delle Comunicazioni) e da questo nominato. Il collegio sindacale, composto da tre sindaci, ha il compito di controllare le attività del CDN, gestire le elezioni e verificare il bilancio. A livello periferico (regionale e locale) ci sono consigli direttivi e collegi sindacali preposti a gestire le relative attività. Le periferie hanno propria autonomia, nel rispetto dello statuto nazionale, attraverso regolamenti locali.

Scopi

L’ARI ha lo scopo di supportare i soci nelle varie attività, fornire loro servizi, coordinare e promuovere rapporti con altre istituzioni che si occupano di radio e delle relative tecnologie, diffondere la cultura e la tecnica radioelettrica.

Attività

Ci sono molteplici temi di interesse che portano a varie attività. Si va dalla semplice comunicazione radio tra i colleghi radioamatori di tutto il mondo, allo studio dell’elettronica applicata alla radio, allo studio della propagazione delle onde elettromagnetiche, all’autocostruzione di apparati ed antenne incluse altre svariate attività sperimentali.

  • Contest. Si tratta di gare svolte in diverse modalità descritte da un apposito regolamento. Le classifiche di tali gare sono determinate da un punteggio calcolato secondo quanto previsto dal regolamento del contest ed ove: il numero di collegamenti radio, la distanza coperta, il tipo di comunicazione sono parametri che permettono di acquisire punti.
  • Autocostruzione. Costruzione di apparati radio, antenne e accessori vari.
  • Tecniche digitali.
  • Satelliti.
  • Protezione civile (ARI-RE)

    Estratti da Wikipedia

I nostri organi di sezione:

CONSIGLIO DIRETTIVO

IZ8GURFULVIO SGUAZZOPRESIDENTE
IZ8ESK TOMMASO MATERAVICEPRESIDENTE
IZ8GUHCRISTIAN MARTORANOSEGRETARIO
IZ8KEYFABIO MANCINITESORIERE
IU8BOUEGIDIO DE MARIACONSIGLIERE

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IW8ZLBDONATO BONAVOGLIAPRESIDENTE
IK8BOQRENATO MOLESSINDACO
IU8LUMDAVIDE LA PIANASINDACO